Macchina del tempo

teorie su atlantide

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view post Posted on 19/1/2010, 11:37
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Tutti parlano di Atlantide citando Platone; bene, prendiamo in esame direttamente il Timeo di Platone.

"un tempo Fetonte, figlio di Elios, dopo avere aggiogato il cocchio di suo padre, non fu capace di guidarlo sulla via tracciata dal padre e per questo bruciò le regioni terrestri e morì lui stesso folgorato, viene narrato in forma mitica; ma la verità è la deviazione dei corpi che girano in cielo intorno alla terra e la combustione, a grandi intervalli di tempo, delle regioni terrestri per una sovrabbondanza di fuoco. In quei momenti, chi abita sui monti e in luoghi alti e aridi è esposto alla morte più di quelli che abitano presso i fiumi e il mare: per noi il Nilo è provvidenziale per molti aspetti, e straripando ci libera anche in quelle circostanze da questo inconveniente. Quando invece gli dei inondano la terra per purificarla con le acque, i pastori e i mandriani si mettono in salvo sui monti, ma gli abitanti delle vostre città vengono trascinati in mare dai fiumi. Qui, invece, né allora né mai l'acqua scende dall'alto verso le pianure, ma al contrario di solito scaturisce tutta dal profondo della terra. "

"Dunque, Solone, le genealogie che tu ci hai narrato sulla vostra storia sono ben poco diverse dalle favole dei bambini, dato che voi in primo luogo vi ricordate di un solo diluvio terrestre, mentre prima ce n'erano stati già molti"

si parla senza ombra di dubbio di catastrofi climatiche cicliche che afliggono il mondo e di come la posizione e la conformazione geografica della valle del Nilo salvi gli egizi dal "fuoco del cielo" e dalle alluvioni

ma i belo deve ancora iniziare

"Dicono infatti i nostri testi che la vostra città arrestò un enorme esercito, che con prepotenza stava avanzando contro tutta l'Europa e l'Asia insieme, proveniente da fuori, dal mare Atlantico: allora infatti quel mare era navigabile, perché c'era un'isola di fronte allo stretto chiamato (come dite voi) Colonne d'Eracle. Quell'isola era più ampia della Libia e dell'Asia messe insieme; e da essa i naviganti di quel tempo potevano passare sulle altre isole, e da esse su tutto il continente opposto intorno a quello che allora era un vero e proprio mare. Infatti, tutto quanto si trova al di qua dell'imboccatura di cui stiamo parlando, sembra un porto con una foce stretta; ma di là c'è veramente il mare, e la terra-ferma che lo circonda si potrebbe perfettamente considerare un continente. In quest'isola di Atlantide si era formata una grande e straordinaria monarchia, che dominava tutta l'isola e anche molte altre isole e regioni del continente; inoltre governava, da questa parte dello stretto, la Libia fino all'Egitto, e l'Europa fino alla Tirrenia. Questa potenza dunque, concentrate tutte le sue forze, si accinse un tempo ad asservire d'un sol colpo la vostra e la nostra terra e tutta la regione al di qua dello stretto. Proprio in quel tempo, Solone, la potenza della vostra città divenne famosa fra tutti gli uomini per valore e forza. Sopravanzando infatti tutti quanti nella generosità e nelle arti belliche, prima a capo dei Greci, poi inevitabilmente da sola, perché gli altri si erano ritirati, pur essendo giunta all'estremo pericolo riuscì a sconfiggere gli invasori e a trionfare su di loro, e impedì che fossero fatti schiavi coloro che non erano ancora mai stati asserviti, mentre diede generosamente la libertà a tutti noi, che abitiamo al di qua dei confini di Eracle.«Ma in seguito si verificarono immensi terremoti e cataclismi, al sopraggiungere di un sol giorno e di una sola notte terribili, in cui il vostro esercito fu inghiottito tutto quanto dalla terra, e anche l'isola di Atlantide s'inabissò nel mare e sparì: ecco perché, anche ora, quel mare risulta ormai inaccessibile e inesplorabile, essendoci l'ostacolo del fango dei bassifondi che l'isola depositò inabissandosi.»"

bingo! ecco il passo che parla di tlantide e dela sua guerra contro Atene.
Problemi della traduzione:

1) "l'Atlantico allora era navigabile" xchè oggi forse non lo è più? no, ma gli anichi navigavano a vista e sottocosta, quindi l0assenza di isole in un mare aperto lo rende impossibile da atrraversare.

2) Quell'isola era più ampia della Libia e dell'Asia messe insieme; e da essa i naviganti di quel tempo potevano passare sulle altre isole, e da esse su tutto il continente opposto intorno a quello che allora era un vero e proprio mare
la Libia è il Maghreb escluso l'Egitto e l'Asia allora nota equivale al vicino e medio oriente quindi un continente all'incirca delle dimensioni dell'Europa.
da qua si passa ad altre isole e quindi ad un altro continente.
ma perchè conclude dicendo "intorno a quello che allora era un vero e proprio mare" si passa intorno al mare coiè costeggiando il continente o anche questo mare è chiuso come il Mediterraneo e le terre sono attorno?
questa teoria ha portato all'idea che il canale di Sicilia fosse un tempo molto più stretto e che fossero queste e non Gibilterra le Colonne d'Ercole; la Sardegna Nuragica sarebbe Atlantide e l'altro continente l?europa occidentale, allora poco nota? il tutto sembra piuttosto azzardato anche perchè la particella "perì" in greco sinifica "intorno" ma anche "attraverso" e quindi il problema semantico appena posto non ha motivo di esistere.

3) "Infatti, tutto quanto si trova al di qua dell'imboccatura di cui stiamo parlando, sembra un porto con una foce stretta; ma di là c'è veramente il mare, e la terra-ferma che lo circonda si potrebbe perfettamente considerare un continente. In quest'isola di Atlantide si era formata una grande e straordinaria monarchia"
o.k. il mediterraneo è un piccolo mare con un imboccatura stretta e il mare al di là è un vero mare (cioè un oceano) al confronto. "e la terra ferma che lo circonda" è un errore perchè a logica è "e la terra ferma che ne è circondata" (terra e mare sono parole di genere neutro in greco e quindi il participio sostantivato può riferirsi ad entrambe, non capisco perchè ci sia un errore così dozzinale nell'edizione ufficiale)

Platone riprende la descrizione di Atlantid eil modo più approfondito nel dialogo "Crizia"

" Per prima cosa ricordiamoci che in totale erano novemila anni da quando, come si racconta, scoppiò la guerra tra i popoli che abitavano al di là rispetto alle Colonne di Eracle e tutti quelli che abitano al di qua; e questa guerra bisogna ora descriverla compiutamente. A capo degli uni dunque, si diceva, era questa città, che sostenne la guerra per tutto il tempo, gli altri invece erano sotto il comando dei re dell'isola di Atlantide, la quale, come dicemmo, era a quel tempo più grande della Libia e dell'Asia, mentre adesso, sommersa da terremoti, è una melma insormontabile che impedisce il passo a coloro che navigano da qui per raggiungere il mare aperto, per cui il viaggio non va oltre. "
1) 9.000 anni sono troppi per la nostra concezione storica, teoricamente siamo all fine della glaciazione di Wurm è l'uomo è agli albori della società. Secondo teorie storichealternative la data è però credibile, le piramidi, le costruzioni megalitiche e altre incongruenze lo dimostrano. e poi tutto coincide con ciò che segue, l'isola era pianeggiante, un innondazione unita a terremoti la distrusse, il mare impraticabile è causato dal fango che intorbidiva migliaia di anni fa il mare.

continua...
 
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view post Posted on 19/1/2010, 15:01
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la storia platonica continua con la descrizione della vita in quei tempi antichi quando anche le donne erano guerriere e vi erano statue della dea armata un po' ovunque (Atena?), gli uomini dimenticarono le gesta antiche ma molti dei nomi greci comuni al tempo di platone sono i nomi degli eroi ormai dimenticati della guerra contro Atlantide.
anche Atene è stata scossa dai cataclismi che distrussero la rivale infatti...

"per quel che concerne i confini a quel tempo arrivavano fino all'Istmo e, nella parte lungo il resto del continente, fino alle cime del Citerone e del Parnete, scendevano poi avendo a destra l'Oropia e a sinistra fino al mare escludendo l'Asopo: questa nostra regione superava per fertilità tutte le altre, per cui a quel tempo poteva anche nutrire un grande esercito inoperoso nei lavori dei campi. Una valida prova del suo valore: ciò che ora resta di essa sostiene il confronto con qualunque terra, perché produce di tutto, molti frutti e abbondanti pascoli per tutti gli animali. A quel tempo invece, oltre alla fine qualità di quei frutti, ne produceva anche in grande abbondanza. Come è possibile dunque questo e sulla base di quale residuo attuale della terra di allora può esser detto a ragione? Essa, staccata interamente dal resto del continente, giace allungandosi fino al mare come la punta di un promontorio; il bacino di mare che la comprende sprofonda rapidamente da ogni parte. Essendoci dunque stati molti e terribili cataclismi in questi novemila anni - perché tanti sono gli anni che intercorrono da quel tempo fino a oggi - la parte di terra che in questi anni e in tanti accidenti si è staccata dalle alture non accumulava sedimenti di terra di una certa consistenza, come in altri luoghi e, scivolando giù in un processo continuo tutt'intorno, scompariva nella profondità del mare; dunque, come avviene nelle piccole isole, a confronto con ciò che c'era a quel tempo, le parti che oggi restano sono come ossa di un corpo che è stato colpito da una malattia, perché la terra intorno, ciò che di essa era grasso e molle, è scivolata via, ed è rimasto soltanto, della regione, l'esile corpo. A quel tempo invece, quando era integra, aveva per monti colline e levate e ricche di terra grassa, le pianure oggi dette di Felleo, e sui monti aveva vasti boschi, dei quali sussistono testimonianze visibili ancora oggi"

in pratica detto con parole di più di 2.000 anni fà l'attica non era un promontorio a strapiombo sul mare ma un colle in un ampia pianura. dato plausibile se si guarda una carta geologica dell'attica e se si considera quale doveva essere la linea di costa 9-10.000 anni prima dell'ultimo disgelo.

anche Atene come già detto subi la catastrofe e...

"Ed ecco come era abitata a quel tempo la città. Innanzi tutto la parte dell'acropoli non era allora come è oggi. Ci fu infatti una sola notte di pioggia, in cui piovve più di quanto la terra potesse sopportare, che l'ha liquefatta tutt'intorno e resa oggi terribilmente spoglia, e nello stesso tempo vi furono terremoti e una straordinaria alluvione, la terza prima della catastrofe di Deucalione; ma precedentemente, in un altro tempo, per grandezza si estendeva fino all'Elidano e all'llisso, abbracciava al suo interno la Pnice e comprendeva, dalla parte opposta rispetto alla Pnice, il monte Licabetto, ed era tutta di terra e, salvo che in un piccolo tratto sulla sommità, pianeggiante"

i dati geografici riportati indicano un acropoli 5-6 volte maggiore all'attuale grande circa la meta della città a noi contemporanea.
Poi inizia lka descrizione geografica di Atlantide:

"Vicino al mare, ma nella parte centrale dell'intera isola, c'era una pianura, che si dice fosse di tutte la più bella e garanzia di prosperità, vicino poi alla pianura, ma al centro di essa, a una distanza di circa cinquanta stadi, c'era un monte, di modeste dimensioni da ogni lato"

50 stadi= 9 km scarsi

nel racconto mitologico Poseidone di uni ad una dionna mortale e con le generazioni si arrivo a 10 figli maschi che ebbero ogniuno una regione, il primogenito Atlantide e gli altri le colonie fino alla tirrenia

"Realizzarono, partendo dal mare, un canale di collegamento largo tre plettri profondo cento piedi e lungo cinquanta stadi fino alla cinta di mare più esterna: crearono così il passaggio dal mare fino a quella cinta, come in un porto, dopo aver formato un'imboccatura sufficiente per l'ingresso delle navi di maggiori dimensioni. Inoltre tagliarono le cinte di terra che dividevano tra loro le cinte di mare all'altezza dei ponti, tanto da poter passare, a bordo di una sola trireme, da una cinta all'altra, e coprirono i passaggi con tetti, in modo tale che la navigazione avvenisse al di sotto: e infatti le sponde delle cinte di terra si elevavano sufficientemente sul livello del mare. La cinta maggiore, con la quale era in comunicazione il mare, era di tre stadi di larghezza e di pari larghezza era la cinta di terra a ridosso; delle due cinte successive quella di mare era larga due stadi, quella di terra aveva ancora una volta una larghezza pari alla cinta di mare; di uno stadio era invece la cinta di mare che correva intorno all'isola stessa, nel mezzo. L'isola, nella quale si trovava la dimora dei re, aveva un diametro di cinque stadi. Questa, tutt'intorno, e le cinte, e il ponte, largo un plettro, li circondarono da una parte e dall'altra con un muro di pietra, facendo sovrastare il ponte, da entrambe le parti, da torri e porte, lungo i passaggi che portavano al mare; tagliarono la pietra tutt'intorno, al di sotto dell'isola centrale, e sotto le cinte, nella parte esterna e in quella interna, bianca, nera, rossa, e mentre tagliavano creavano all'interno due profondi arsenali la cui copertura era di quella stessa pietra. "

il porto canale lungo 2.615 m. un canale di
circa 15,00 m x 5,00 m di profondità;
· il primo canale ad anello avrebbe una larghezza di 157 m;
· il primo anello di terra avrebbe ancora una larghezza di 157 m;
· il secondo canale ad anello avrebbe una larghezza di 105 m;
· il secondo anello di terra avrebbe ancora una larghezza di 105 m;
· il terzo canale ad anello avrebbe una larghezza di 52 m;
· l'isola centrale con l'acropoli avrebbe un diametro di 260 m;
· Il diametro totale della città lagunare sarebbe di circa 1,41 Km, la superficie totale di 1,56
Km2 di cui abitabili 0,66 Km2. Con l'aggiunta delle mura poste a 2,62 Km
dall'ultimo canale, il diametro della città diverrebbe di 6,61 Km e la superficie abitata di
33,83 Km2, che è una dimensione più che ragguardevole per una città antica (3 volte la
Roma imperiale).

", sia quello del quale oggi si conosce solo il nome - a quel tempo invece la sostanza era più di un nome, l'oricalco, estratto dalla terra in molti luoghi dell'isola, ed era il più prezioso, a parte l'oro, tra i metalli che esistevano allora"

molto probabbilmente la mitica lega altro non era che banalissimo ottone, ma queste sono solo teorie perchè dell'euricalco si sa solo il nome dal greco auros+kalos = oro bello
 
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