| la storia platonica continua con la descrizione della vita in quei tempi antichi quando anche le donne erano guerriere e vi erano statue della dea armata un po' ovunque (Atena?), gli uomini dimenticarono le gesta antiche ma molti dei nomi greci comuni al tempo di platone sono i nomi degli eroi ormai dimenticati della guerra contro Atlantide. anche Atene è stata scossa dai cataclismi che distrussero la rivale infatti...
"per quel che concerne i confini a quel tempo arrivavano fino all'Istmo e, nella parte lungo il resto del continente, fino alle cime del Citerone e del Parnete, scendevano poi avendo a destra l'Oropia e a sinistra fino al mare escludendo l'Asopo: questa nostra regione superava per fertilità tutte le altre, per cui a quel tempo poteva anche nutrire un grande esercito inoperoso nei lavori dei campi. Una valida prova del suo valore: ciò che ora resta di essa sostiene il confronto con qualunque terra, perché produce di tutto, molti frutti e abbondanti pascoli per tutti gli animali. A quel tempo invece, oltre alla fine qualità di quei frutti, ne produceva anche in grande abbondanza. Come è possibile dunque questo e sulla base di quale residuo attuale della terra di allora può esser detto a ragione? Essa, staccata interamente dal resto del continente, giace allungandosi fino al mare come la punta di un promontorio; il bacino di mare che la comprende sprofonda rapidamente da ogni parte. Essendoci dunque stati molti e terribili cataclismi in questi novemila anni - perché tanti sono gli anni che intercorrono da quel tempo fino a oggi - la parte di terra che in questi anni e in tanti accidenti si è staccata dalle alture non accumulava sedimenti di terra di una certa consistenza, come in altri luoghi e, scivolando giù in un processo continuo tutt'intorno, scompariva nella profondità del mare; dunque, come avviene nelle piccole isole, a confronto con ciò che c'era a quel tempo, le parti che oggi restano sono come ossa di un corpo che è stato colpito da una malattia, perché la terra intorno, ciò che di essa era grasso e molle, è scivolata via, ed è rimasto soltanto, della regione, l'esile corpo. A quel tempo invece, quando era integra, aveva per monti colline e levate e ricche di terra grassa, le pianure oggi dette di Felleo, e sui monti aveva vasti boschi, dei quali sussistono testimonianze visibili ancora oggi"
in pratica detto con parole di più di 2.000 anni fà l'attica non era un promontorio a strapiombo sul mare ma un colle in un ampia pianura. dato plausibile se si guarda una carta geologica dell'attica e se si considera quale doveva essere la linea di costa 9-10.000 anni prima dell'ultimo disgelo.
anche Atene come già detto subi la catastrofe e...
"Ed ecco come era abitata a quel tempo la città. Innanzi tutto la parte dell'acropoli non era allora come è oggi. Ci fu infatti una sola notte di pioggia, in cui piovve più di quanto la terra potesse sopportare, che l'ha liquefatta tutt'intorno e resa oggi terribilmente spoglia, e nello stesso tempo vi furono terremoti e una straordinaria alluvione, la terza prima della catastrofe di Deucalione; ma precedentemente, in un altro tempo, per grandezza si estendeva fino all'Elidano e all'llisso, abbracciava al suo interno la Pnice e comprendeva, dalla parte opposta rispetto alla Pnice, il monte Licabetto, ed era tutta di terra e, salvo che in un piccolo tratto sulla sommità, pianeggiante"
i dati geografici riportati indicano un acropoli 5-6 volte maggiore all'attuale grande circa la meta della città a noi contemporanea. Poi inizia lka descrizione geografica di Atlantide:
"Vicino al mare, ma nella parte centrale dell'intera isola, c'era una pianura, che si dice fosse di tutte la più bella e garanzia di prosperità, vicino poi alla pianura, ma al centro di essa, a una distanza di circa cinquanta stadi, c'era un monte, di modeste dimensioni da ogni lato"
50 stadi= 9 km scarsi
nel racconto mitologico Poseidone di uni ad una dionna mortale e con le generazioni si arrivo a 10 figli maschi che ebbero ogniuno una regione, il primogenito Atlantide e gli altri le colonie fino alla tirrenia
"Realizzarono, partendo dal mare, un canale di collegamento largo tre plettri profondo cento piedi e lungo cinquanta stadi fino alla cinta di mare più esterna: crearono così il passaggio dal mare fino a quella cinta, come in un porto, dopo aver formato un'imboccatura sufficiente per l'ingresso delle navi di maggiori dimensioni. Inoltre tagliarono le cinte di terra che dividevano tra loro le cinte di mare all'altezza dei ponti, tanto da poter passare, a bordo di una sola trireme, da una cinta all'altra, e coprirono i passaggi con tetti, in modo tale che la navigazione avvenisse al di sotto: e infatti le sponde delle cinte di terra si elevavano sufficientemente sul livello del mare. La cinta maggiore, con la quale era in comunicazione il mare, era di tre stadi di larghezza e di pari larghezza era la cinta di terra a ridosso; delle due cinte successive quella di mare era larga due stadi, quella di terra aveva ancora una volta una larghezza pari alla cinta di mare; di uno stadio era invece la cinta di mare che correva intorno all'isola stessa, nel mezzo. L'isola, nella quale si trovava la dimora dei re, aveva un diametro di cinque stadi. Questa, tutt'intorno, e le cinte, e il ponte, largo un plettro, li circondarono da una parte e dall'altra con un muro di pietra, facendo sovrastare il ponte, da entrambe le parti, da torri e porte, lungo i passaggi che portavano al mare; tagliarono la pietra tutt'intorno, al di sotto dell'isola centrale, e sotto le cinte, nella parte esterna e in quella interna, bianca, nera, rossa, e mentre tagliavano creavano all'interno due profondi arsenali la cui copertura era di quella stessa pietra. "
il porto canale lungo 2.615 m. un canale di circa 15,00 m x 5,00 m di profondità; · il primo canale ad anello avrebbe una larghezza di 157 m; · il primo anello di terra avrebbe ancora una larghezza di 157 m; · il secondo canale ad anello avrebbe una larghezza di 105 m; · il secondo anello di terra avrebbe ancora una larghezza di 105 m; · il terzo canale ad anello avrebbe una larghezza di 52 m; · l'isola centrale con l'acropoli avrebbe un diametro di 260 m; · Il diametro totale della città lagunare sarebbe di circa 1,41 Km, la superficie totale di 1,56 Km2 di cui abitabili 0,66 Km2. Con l'aggiunta delle mura poste a 2,62 Km dall'ultimo canale, il diametro della città diverrebbe di 6,61 Km e la superficie abitata di 33,83 Km2, che è una dimensione più che ragguardevole per una città antica (3 volte la Roma imperiale).
", sia quello del quale oggi si conosce solo il nome - a quel tempo invece la sostanza era più di un nome, l'oricalco, estratto dalla terra in molti luoghi dell'isola, ed era il più prezioso, a parte l'oro, tra i metalli che esistevano allora"
molto probabbilmente la mitica lega altro non era che banalissimo ottone, ma queste sono solo teorie perchè dell'euricalco si sa solo il nome dal greco auros+kalos = oro bello
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